Nuoto in shock – Inchiesta doping: chiesti 8 anni per Filippo Magnini?

credit immagine: Sandro Molin Pradel.

Filippo Magnini – Un finale spiacevole

Brutte notizie per Filippo Magnini e per chi come noi ha sempre ammirato il capitano azzurro in vasca. Magnini si è ritirato nel 2017, ma questa indagine potrebbe rovinare quanto di bello il Campione del Mondo dei 100 metri ha fatto nel corso della sua carriera.

L’indagine

Tutto è partito dalla Procura di Pesaro, a seguito delle indagini sul medico Guido Porcellini, rinviato a giudizio per commercio di prodotti dopanti, falso, ricettazione. Secondo la Procura di Nado Italia dalle intercettazioni telefoniche passate al vaglio dal 2015 al 2017, che Magnini intrattenesse discussioni con messaggi in codice, oltre a bonifici e frasi strane del tipo: “inutile andare al Mondiale senza assumere i prodotti indicati dal medico amico”. Frasi discutibili che ora Magnini dovrà spiegare.

La richiesta

La Procura di Nado Italia avrebbe chiesto 8 anni di squalifica per consumo o tentato consumo di sostanze dopanti, favoreggiamento, somministrazione o tentata somministrazione di sostanze vietate. Una richiesta pesante come un macigno. Il legale non ha lasciato dichiarazioni, mentre Filippo Magnini sembra essere tranquillo.

Speranzosi che tutto si risolva nel migliore dei modi, attendiamo con tensione l’evolversi della vicenda che, qualora fosse vera, darebbe una ennesima, sconvolgente mazzata al mondo del nuoto ed a tutto il movimento sportivo italiano.

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