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Federica Pellegrini è senza alcun dubbio una delle atlete più forti della storia. In assoluto. E no, non parliamo di Italia o del singolo sport, ma dello sport in generale.
Un’atleta che ha mostrato il talento puro fin da giovane, che ha lavorato sodo per ogni sua vittoria. Che ha mostrato gioie e fragilità, senza mai nascondersi dietro ai pettegolezzi o a quel bieco “giornalismo” che troppe volte invece di tutelare un campione, lo affossa senza pietà.
Federica Pellegrini, il Mondiale di Budapest
Una delle tante magie che Federica Pellegrini ha regalato negli anni è senza alcun dubbio quella al Mondiale di nuoto di Budapest nel 2017. La finale dei 200 stile libero è prassi, ma vincerla è cosa ardua. La statunitense Katie Ledecky sembra imbattibile e l’australiana McKeon in grande spolvero.
Partita la gara tutto sembra andare come da copione, con la Ledecky e la McKeon a contendersi la vittoria e la Pellegrini che non molla. Al passaggio dei 150 metri Federica è quarta e la speranza di tutti è quella che riesca a salire quantomeno sul podio.
Ma è proprio questo pensiero che distingue noi comuni mortali dal campione. Agli ultimi 50 m Federica inizia a imporre un ritmo forsennato alla gara. Mette il turbo e vede il fianco delle avversarie. Come uno squalo punta la preda e senza crogiolarsi continua bracciata dopo bracciata a compiere la sua rimonta.
Toccherà il bordo vasca dopo 1’54″73. Dietro la Ledecky e la McKeon arriveranno a pari merito 45 centesimi di secondo dopo. Sarà medaglia d’oro, Campionessa Mondiale dei 200 sl. Otterrà il settimo podio consecutivo ad un Mondiale nella stessa gara, nessuno nella storia è riuscito (sia al maschile che al femminile) a raggiungere tale risultato. L’ennesima perla di una carriera straordinaria per un’atleta che è già nel firmamento assoluto dello sport. Federica Pellegrini, la divina.