Ferrari, si pensa già al mondiale 2024 di Formula Uno

credit immagine: Valdore – Own work.


Quale sarà il futuro della Ferrari? Inutile negarlo, nonostante la vittoria di Carlos Sainz a Singapore, le Rosse stanno attraversando da anni un periodo piuttosto negativo, nel quale non sono mancati episodi al limite del tragicomico, con tanto di piloti che sono andati su tutte le furie con gli ingegneri. Il 2023 ha rispettato purtroppo l’andazzo dell’anno scorso, sebbene nel 2022 la partenza sia stata di gran lunga migliore per Charles Leclerc e Carlos Sainz Per come si sta delineando la classifica, Max Verstappen è ormai proiettato verso il terzo titolo consecutivo (mai messo in discussione) e anche secondo le scommesse F1 la vittoria del campione olandese sembra cosa fatta.

Ferrari, un podio complicato

Anche solo raggiungere il podio finale, però, sembra un’utopia per i ferraristi. Lewis Hamilton resta un pilota affidabile, ma la Mercedes non sembra più quella di una volta, tuttavia ha tutte le carte in regola per mettere i bastoni tra le ruote ai rappresentanti del “cavallino rampante”. Con tutta probabilità, il pilota britannico contenderà a Fernando Alonso il terzo posto della graduatoria definitiva. Non avendo quindi molti obiettivi, la Ferrari sta già iniziando a valutare le novità per il 2024. Il direttore tecnico Enrico Cardile sembra speranzoso, in quanto sarebbero state individuate le lacune delle vetture del 2023. Ora la priorità è quella di mettere quanto prima in pista una macchina che abbia risolto prontamente i difetti attuali. Invero, alcuni particolari erano già saltati all’occhio dai vari test. In buona sostanza, non si tratta di cercare cosa manca o cosa aggiungere. Le scelte architetturali avevano voluto rispettare un principio di continuità con il 2022, ma il risultato è stato quello di esporre tutti i limiti della Ferrari, costretta a rivoluzionare la propria monoposto. Cardile ha già fornito ai suoi collaboratori i punti sui quali lavorare, a partire dal telaio e dal retrotreno, che saranno totalmente differenti al fine di consentire agli aerodinamici una migliore stabilità.

Ferrari, sarà l’anno della svolta?


Il progetto è già partito, ma ovviamente servirà del tempo per portarlo a termine. Per le Rosse il 2024
potrebbe essere veramente l’annata della svolta dopo un paio di stagioni in cui sono volati persino gli
stracci. Il team principal Frédéric Vasseur non si è fatto problemi ad allontanare i collaboratori vicino a
Mattia Binotto
pur di dare una nuova immagine al “cavallino rampante”. Come noto, Binotto fu forse il
capro espiatorio degli insuccessi della Ferrari degli ultimi anni e il suo addio ha segnato di fatto l’inizio di
una nuova era, considerando che lavorava per la scuderia addirittura dal 1995.
Vasseur, comunque, non pare avere fretta, tanto che ha dichiarato di non voler porre delle deadline
precise. L’attuale team principal ha però riconosciuto che rispetto alla Mercedes la Ferrari è molto indietro, anticipando che la macchina del 2024 sarà indubbiamente differente dalla SF-23, motivo per il quale il team sta cercando di coinvolgere anche nuove figure qualificate. Il rischio è quello di dover attendere almeno un paio di stagioni prima di mettere a punto la Ferrari definitiva, quella che dovrebbe riportare le Rosse ai fasti di un tempo.
Della Ferrari dell’anno prossimo si sa per ora ben poco al di là della sigla ad uso interno, vale a dire
“progetto 676”. Gli amanti dei motori hanno per un po’ sperato di vedere Hamilton a Maranello, ma il rinnovo fino al 2025 con la Mercedes ha messo fine ai sogni di gloria da parte dei tifosi, sempre inclini a vedere grandi campioni sopra una rossa.

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