Gianluca Vialli – Quella intensa partita chiamata vita, da vincere insieme

credit immagine: RISE.

Gianluca Vialli – Un racconto per aiutare, per aiutarsi

Hanno fatto scalpore le dichiarazioni di Gianluca Vialli, grande goleador degli anni 90, idolo indiscusso della tifoseria blucerchiata, protagonista insieme all’attuale tecnico della nostra Nazionale Roberto Mancini dello storico scudetto conquistato con la maglia della Sampdoria nella stagione 1990-91; capitano della Juve dell’ultima Champions League e apprezzato commentatore su Sky.

“Ho avuto il cancro”

Parole secche, decise, dure come macigni. Dichiarazioni che lasciano senza fiato e che pur raccontando in modo crudo la tragicità dell’evento, come la punta di un iceberg non riescono a esplicitare tutta la sofferenza che vi è sotto. Gianluca Vialli ha deciso di raccontarle nel suo libro “Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili”. Un libro che sicuramente lo avrà aiutato ad affrontare quei Momenti terribili; momenti in cui ti cade il mondo addosso, momenti in cui la paura mista a sgomento ti assale. Le reazioni sono molteplici e diverse, ma tutte arrivano dal profondo del proprio essere. Dal coraggio e dalla voglia di reagire, pronto a raccontare e raccontarsi la propria storia, a quella dannata voglia di far finta di nulla e nascondersi dietro ad un maglione che ti raggelerà il cuore.

“Ne avrei fatto volentieri a meno di parlarne ma non è stato possibile. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Poi ho deciso di raccontare la mia storia e metterla nel libro, l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa”.

Affrontare, aiutare e arrendersi mai

Secondo Gianluca la partita è per il momento vinta, ma sottovalutare un avversario così tosto sarebbe un errore troppo banale per chi ha sempre avuto dalla sua un’intelligenza sublime. Perchè la vita rimane sempre la più bella gara da giocare ed anche quando sembra che l’avversario riesca a metterci al tappeto troppo presto non bisogna mai mollare.

“La vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo. Spero che la mia storia possa aiutare altri ad affrontare nel modo giusto quel che accade. Vorrei che qualcuno mi guardasse e mi dicesse: È anche per merito tuo se non ho mollato.” 

Quando si è stanchi, sfiniti, il supporto dei propri compagni di viaggio può risultare determinante. Vivere, raccontare, aiutare. Perchè vincere e gioire insieme è sempre qualcosa di speciale.

 

 

 

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