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Fioravante Palestini – L’uomo Plasmon dal carcere al record di traversata
Questa è la storia di Fioravante Palestini, ma che tutti conoscono come Gabriellino.
Usano il diminutivo, sebbene superi abbondantemente il metro e ottanta di altezza e il quintale di peso.
Oppure lo chiamano l’uomo Plasmon.
Sì, perché è divenuto famoso interpretando un celebre spot di biscotti per bambini, col fisico statuario intento a scolpire una colonna greca.
L'UOMO PLASMON HA FATTO REGISTRARE L'ENNESIMO RECORD A 71 ANNI.
Il mitico Gabriellino da SIBENIK A GIULIANOVA I… https://t.co/Q6H6Kxg6XE pic.twitter.com/nuNz14H1Ie— Barbara Angiolini (@B_Angiolini) August 29, 2017
Il 24 Maggio del 1983 però viene arrestato a bordo del cargo Alexandros G mentre tenta di portare, dalla Thailandia alla Sicilia, un carico di 250 chili di eroina e 25 di morfina.
Dal carosello in TV al carcere duro in Egitto.
Condanna a morte che si tramuterà in venti anni di reclusione.
Davanti alla galera c’è un blocco di marmo da duecento chili; Gabriellino attende che il piazzale sia popolato da agenti e detenuti e lo solleva.
Senza apparente sforzo.
Nessuno mai lo infastidirà durante gli anni della prigionia.
Diventa amico del capo delle guardie, che è anche l’allenatore dei canottieri della nazionale araba e gli dà, a volte, la possibilità di allenarsi.
Il tempo così passa meno lentamente.
Un giorno arriva Giovanni Falcone per interrogarlo: “tu sei di un’altra pasta”, dice il giudice, secondo Gabriellino.
Parole che gli segnano l’esistenza.
Esce dalla galera e torna in Abruzzo, nella sua Giulianova.
Sale su di un pattino e inizia a remare.
Arriva la notte, Gabriellino è in mezzo al mare e continua a remare.
Torna il sole, ma lui non smette di infilare i legni fra le onde.
Rema per quasi trenta ore consecutive.
Rema fino ad arrivare in Croazia.
Rema fino a stabilire il record di traversata dell’Adriatico.
Ci riprova più volte, anche in compagnia dell’ex pm Gianfranco Iadecola.
Un ex giurista e un ex trafficante di droga.
Insieme, a bordo di un pattino.
Ai remi si danno il cambio.
Chiacchierano tutto il tempo e non sono quasi mai d’accordo.
Quasi, perché un pensiero lo condividono: dicono che lo sport possa cambiare le vite.
Solo tocca remare.
Remare forte.